Sotto scacco.

Credo basti la semplice osservazione per affermare che il vero problema numero uno di questo Paese, ma a quanto pare anche di altri europei, sia la sicurezza dei cittadini che vi vivono. Perché c’è sempre un momento in cui un professionista che si occupa di raccogliere informazioni e divulgarle deve avere il coraggio di andare oltre i filtri che gli impongono gli editori, la casta politica e gli invasati lettori schierati a prescindere, al punto che ogni cosa che scrivi viene analizzata secondo i dettami di partito. 

Chiunque è allergico al problema, minimizza la sicurezza quando si fa riferimento alle grande città, ci si focalizza sul degrado di alcuni quartieri di periferia, divenendo allergici quando si fa correlazione degli effetti alla causa ovvero, all’immigrazione clandestina. Perché lo dico forte, di questo si parla, di immigrati irregolari.

Ma quando parliamo dello stesso fenomeno nelle cittadine di provincia e nei paesi, il problema muta? Ovviamente no, e le persone sono passate dall’essere attente osservatrici all’essere avvilite e ora rabbiose. Molti quartieri sono puro territorio di malavita, dove lo spaccio, le rapine e i furti sono le nuove società di servizi che vanno per la maggiore, seminando paura anche solo quando si accompagna un bambino al piccolo parco giochi, quando si esce per una camminata al tramonto, per fare la spesa in pieno giorno o per recarsi al lavoro ogni mattina. Le persone più fragili, anziani, donne e bambini, si stanno avviando verso una auto-reclusione domiciliare volontaria per paura. Guardate che non è un’esagerazione: è ciò che accade ogni giorno in tantissimi territori del nostro Paese.

La delusione è che le moltissime persone che hanno votato un governo di destra, magari tappandosi il naso, l’hanno fatto pensando che su questo fronte qualcosa sarebbe cambiato e invece la sensazione è quella dell’impotenza, dell’aver ceduto a qualcosa divenuto troppo grande, potente e fuori controllo per poterlo gestire, figuriamoci estirpare.

Investirei somme consistenti sul fattore sicurezza dei cittadini, utilizzerei l’esercito in operazioni speciali senza la paura che vengano strumentalizzate, e li farei uscire da occupazioni sgradevoli di appartamenti, garage, ruderi e sottoponti, dove vivono come scarafaggi, bevono, si drogano e si picchiano come animali selvaggi per poi agire indisturbati. Questi immigrati irregolari, di qualunque nazione essi siano, devono essere rimandati nei loro Paesi d’origine.

Altro che economia, salute o istruzione: vivere con la paura di essere aggrediti, stuprati o rapinati, se non uccisi per aver fatto due passi fuori, è qualcosa che merita la massima priorità da parte dello Stato e delle istituzioni che lo governano.

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