Macron visionario a parole ma la sicurezza è solo NATO

Se non fosse perché Macron è un tutt’uno con il suo super ego e rappresenta la classica Francia “grandeur” che ci riporta ai tempi di De Gaulle, potremmo dire di aver trovato molta comunanza nelle parole pronunciate durante la sua visita in Cina.

È davvero parso volersi sfilarsi da Biden per appoggiare Xi Jinping sulla questione Taiwan. Potremmo dire un Macron “visionario” quando dice:” Per troppo tempo l’Europa non ha costruito l’autonomia strategica. È questa la battaglia del nostro tempo.”

In effetti molti, anche politici, la pensano allo stesso modo. Fatichiamo a comprendere questa schizofrenia americana in preda all’ossessione di perdere il controllo globale del potere economico, militare e strategico.

Nessuno però, se escludiamo una timida uscita del Premier spagnolo Sanchez si era spinto tanto avanti e modo così schietto.

Noi europei, siamo gli spettatori esterni al conflitto russo-ucraino che pagano il prezzo più alto, abbiamo in poco tempo radicalmente mutato le nostre strategie commerciali e di partnership che sostenevano molte delle economie europee.

La questione di principio è sacrosanta, ma anche il comprendere se vi sia la volontà di raggiungere prima o poi una pace e salvaguardare gli interessi dell’Unione Europea e non solo quelli statunitensi è altrettanto importante.

Dobbiamo paradossalmente affidare le nostre speranze a ciò che rappresenta in toto confusione, incertezza e destabilizzazione ovvero la rielezione di Trump?

Sarebbe devastante ma non si vedono nell’attuale politica democratica americana segnali volti ad invertire la rotta, peggio ancora Biden afferma di volersi ricandidare ma di non essere pronto ad annunciarlo al mondo.

La verità: mentre noi sogniamo bandiere colorate di una pace illusoria, la nostra sicurezza è garantita dalla Nato e la stessa è finanziata al 75% dagli Stati Uniti, a noi spetta per gentile concessione la sola guida di rappresentanza mentre il comando militare all’America.

Trump stesso, come Obama prima di lui, aveva messo l’Europa di fronte agli impegni presi ed ancora oggi molti governi faticano ad approvare il costo della propria difesa al 2%.

In conclusione, bravo Macron ma i proclami in questo caso sono demagogia… volano, i fatti ci dicono che ancora per molto saremo avvolti, non sempre con piacere, dalla bandiera a stelle e strisce.

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