Un pasto come una roulette russa.

È sempre più preoccupante leggere dei risultati frutto di controlli dei NAS dentro le cucine di case di riposo, ospedali e mense scolastiche, negligenze, quando non vere e proprie strategie che colpiscono fasce deboli della società.

Noi adulti ci riserviamo il lecito dubbio dell’inganno cibandoci di carne o pesce d’allevamento intensivo, frutta e verdura spacciata per biologica e senza traccia di pesticidi per poi ritrovarci dopo tempo con statistiche di malati oncologici in costante crescita.

L’ultimo in ordine di indecenza è l’Ospedale di Cernusco dove sono stati smaltiti 100 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione. Sanzioni? Solo seimila euro a carico dei due titolari delle società di ristorazione. A conti fatti, meno di acquistare ex novo il cibo andato a male.

Ne sa qualcosa anche una piccola fetta di ristorazione classica ed etnica, dovessimo alcune volte fare un giro nelle loro cucine e magazzini di stoccaggio, forse non torneremmo al tavolo.

Poi ci sono le giustificazioni, in questo Paese quando si tratta di trasgredire le regole sono sempre innumerevoli e vanno dalla richiesta di condividere un senso di pietà, classico del vittimismo, al trasferimento di colpe a terzi.

Il denaro dovrebbe avere l’odore acre del sudore, della fatica mentre la perdita di valori gli ha conferito nel tempo quello dell’egoismo, sfruttamento ed imbroglio.

In questo senso vivere dentro un mondo parallelo, virtuale ci fa sentire meglio per certi aspetti, protegge da una cancrena che si propaga nei valori.

L’eterogenesi dei valori è un meccanismo sociale che adegua i valori etici alla realtà produttiva attuale modificando i vecchi valori e creandone dei nuovi. E’ un altro mondo i cui valori etici e morali per gli individui sono quantitativamente misurati dalla quantità di denaro che riesce ad accumulare e trincerandosi dietro “il fine giustifica i mezzi”, sono consentite delle infamità disumane.

Abbiamo bisogno di tornare ad un concetto di coscienza ispiratrice delle azioni, non solo quelle che riguardano il nostro benessere ma quelle che producono un ambiente sociale collettivo migliore.

Sempre più, i deboli sono soli in battaglie impossibili. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto
Share via
Copy link
Powered by Social Snap