Sicurezza: da emblema a tallone di Achille della destra italiana.

Molti sono i temi affrontati in questa campagna elettorale europea dai singoli partiti, ciascuno con l’intento di catturare l’attenzione popolare, in una sorta di gara a chi lancia la proposta più eclatante, per poi finire a cospargersi il capo di cenere, rivelandosi i soliti bugiardi. Così, ho guardato a casa nostra: di Europa si è parlato così poco che sembrava quasi di votare per il futuro Governo nazionale.

Uno dei temi più spinosi ma ad alto valore aggiunto politico di questi ultimi anni, è senza dubbio la sicurezza, argomento su cui la destra fonda una parte cospicua dei propri consensi. Sicurezza penalizzata dall’elevato tasso di micro e macro criminalità, derivato da un’immigrazione clandestina incapace o riluttante a mantenersi con un lavoro onesto. Essa si affianca, quando non intreccia direttamente affari con la criminalità locale, generando comportamenti intimidatori che obbligano anziani, bambini, donne e ragazze a uscire con cautela ed entro certi orari.

Sicurezza inesistente per deboli e anziani, nel semplice gesto di uscire da casa propria e non poter più rientrare perché occupata da delinquenti. Sicurezza priva di efficacia contro balordi, drogati, alcolizzati che si mescolano con veri disagiati e senzatetto, accampati come scarafaggi sui marciapiedi, sotto i ponti, lungo le stazioni o nei parchi cittadini.

Sicurezza abdicata nelle aree residenziali, dove chi possiede abitazioni lussuose riceve squadre di rapinatori senza pietà, che seminano panico, dolore e talvolta morte. Sicurezza beffata all’interno di ogni esercizio commerciale, dove ogni esercente rischia la vita per una rapina o la galera se si difende.

Questo, in parte, è il vero quadro di ciò che accade nei paesi quanto nelle città della nostra bella Italia. Ebbene, rabbioso come tanti, nel considerarmi impotente di fronte a tutto questo scempio, ho riposto le mie speranze in partiti da sempre vicini a militari, forze dell’ordine e, per memoria storica, ai manganelli, affinché raddrizzassero la schiena laddove altri falsi buonisti per interesse l’avevano piegata di fronte al nocivo strapotere di famiglie rom, malavita organizzata, mafia, camorra e altre ancora.

Non ho visto sfratti, campi rom rasi al suolo, case di accoglienza per senzatetto costruite, una presenza massiccia di forze dell’ordine e perfino dell’esercito a garantire una migliore vivibilità quotidiana.

La mia profonda amarezza porta con sé il presagio che tutto ciò andrà sempre peggio, perché ognuna di queste organizzazioni ha compreso che in questo Paese l’illecito è considerato cosa buona e giusta e l’impunità garantita da un circo di buffoni.

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