Basterà una legge a correggere la nostra irresponsabilità alla guida?


Devo dire che il “capitano”, come lo chiamano i suoi, non ha mai attratto le mie simpatie personali e politiche, soprattutto a causa del suo uso spregiudicato dei social media e di quella reattività a volte adolescenziale nell’esserci ad ogni costo , invece di dire qualcosa di appropriato al momento giusto.

Molte volte si è dimostrato goffo e impacciato nelle sue decisioni, a volte ritirate a discapito della coerenza. Ma ogni leader politico, come ciascuno di noi, porta con sé pregi e difetti, ricevendo apprezzamenti o critiche nell’esercizio della propria attività.

Questa volta, però, il disegno di legge proposto da Salvini, l’uomo e Ministro, trova pienamente la mia approvazione personale.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra, diceva una figura infallibile. Infatti, anche a me capita spesso di non resistere alla tentazione di controllare sul display chi ha scritto e cosa su WhatsApp mentre guido.

Eppure sono a conoscenza dei risultati dei test che dicono che, a una velocità di 50 chilometri all’ora, se si guarda il cellulare per due secondi, si percorrono 28 metri alla cieca.

Inoltre, taccio come un automobilista zombie quando vedo la macchina davanti a me sbandare sulla corsia, per poi scoprire, sorpassandola, che il guidatore stava al cellulare, senza parlare delle ingiurie che pronuncio quando scopro che a farlo sono gli autisti di Tir che supero.

Tutto questo è, ancora una volta, l’evidenza di una tipica incapacità italiana di non solo accettare le regole, ma di ignorarle pur sapendo di diventare un pericolo per la propria incolumità e quella di altri innocenti.

Questo vale per lo smartphone, responsabile del 16% degli incidenti stradali, ma anche per l’alcool e le droghe che ne causano 6500 all’anno.

Ci indigniamo e ci addoloriamo ogni fine settimana nell’ascoltare i resoconti di vite spezzate inutilmente, ma ci dissociamo dal fatto di essere spesso protagonisti dello stesso irresponsabile comportamento.

Quindi, Salvini fa bene a chiedere la sospensione della patente per chi guida con una mano sul volante e l’altra sul cellulare, e per chi viene sorpreso alla guida con troppo alcol nel sangue o che assume stupefacenti, proponendo la sospensione a vita in caso di recidiva.

Speriamo solo che su questo provvedimento salvavita gli schieramenti politici trovino unanimità nell’approvazione, perché sarebbero capaci di politicizzare anche questo.

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