Nell’accanimento contro il settore ristorazione, ci sono forse di mezzo delle lobbies?

Da quando è ripresa la seconda ondata del virus e con esso i decreti emanati dal Presidente Conte ahimè, c’é sempre qualcosa che non torna.

Lasciamo stare la scelta dell’arcobaleno con le singole clausole abbinate ai diversi colori diversi e prendiamo degli esempi concreti. Tutti portano alla considerazione che molti di questi signori dentro il Comitato Tecnico Scientifico o dentro il Governo, (questo ancora non lo abbiamo ben capito o forse, solo intuito), abbiano esaurito il buon senso.

Faccio prima una premessa, la scelta migliore ed obbligata alla ricomparsa del virus sarebbe stata di chiudere tutto, privilegiare la salute pubblica ma, non siamo il regime cinese e neppure avremmo potuto economicamente permettercelo eppure, il gigante dagli occhi a mandorla oggi non solo ha ripreso la sua economia ma prospera come non mai.

Detto questo, cito ad esempio le scelta delle categorie professionali obbligate alla chiusura. Qualcuno mi spiega perché, dopo consistenti investimenti per porre in sicurezza ambiente e clienti, i parrucchieri sono aperti ed i centri estetici, in Italia centinaia di migliaia, no?

Oppure questa’altra…  di come appare e scompare il virus tra la folla, perché la trovata comico blasfema del Ministro Boccia, sottintende che la minaccia del Covid fuori e dentro le chiese scocchi a mezzanotte, come l’incantesimo di Cenerentola nella favola, mentre invece uscendo alle 22 un’incantesimo della Fata Casalino riesce a proteggere i credenti evitando che il virus festeggi insediandosi dentro di loro.

E poi l’ultimo inquietante mistero. Parlo dei ristoranti e dei loro titolari, della forza lavoro. Sentite la contraddizione.

Anch’essi ormai organizzati per le consegne a domicilio, dovranno restare chiusi il 25 e il 26 dicembre, quando milioni di persone, per la prima volta, saranno chiuse dentro casa e quindi, obbligate a cucinare.

Penso a tutte/tutti quelli che non amano cimentarsi nelle varie prove del cuoco, che detestano pentole e fuochi oppure a single e anziani.

Non sarebbe stato giusto dare lavoro ai ristoranti? Trovare qualcosa pronto solo da infornare  o riscaldare?

E’ forse nell’aria dopo il 20 dicembre una globale zona rossa sull’Italia fino al 7 gennaio?

Quale assembramento avrebbe potuto esserci? Ve lo spiego io insieme alle lobbies della grande distribuzione, le vere beneficiarie di questa scelta.

Pochi giorni dal Natale, avremo l’assalto ai supermercati, (tantissimi in Italia quasi più delle singole case) con il rischio non solo sanitario nelle corsie di scaffali ma godremo anche bellissime ore di code in pieno inverno distanziati, fuori nei piazzali . Complimenti!

Del resto non mi stupisco, qualcuno dice che “Le scelte giuste vengono dall’esperienza, e l’esperienza viene dalle scelte sbagliate”Covid

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