Meglio tardi che mai. Smart Working cambia la cultura d’impresa nelle PMI

Abbiamo i nostri tempi ma alla fine ci arriviamo. Questa volta un pò per obbligo ma, questo stravolgimento di abitudini ha coinvolto anche parte della cultura d’impresa “made in Italy”.

Lo zoccolo duro imprenditoriale, quello che ancora tiene saldo il timone aziendale, a volte in solitaria, nonostante gli “anta” siano abbondanti, ha dei concetti di rapporto produttività/controllo molto obsoleti. In poche parole “se ti vedo, produci”. Questo ci colloca all’ultimo posto in Europa per uso del lavoro agile.

In ambito creativo, amministrativo, informatico, ecc. insomma di attività concettuali, molti altri Paesi da qualche anno utilizzano lo “smart working” come una componente rilevante della gestione d’azienda. Lavoro e produco meglio, dove, come e quando credo.

Facciamo solo un’esempio, in questi giorni abbiamo meno affollamento nelle ore di punta del traffico metropolitano, minor incidenza dell’inquinamento (anche se i dati sono ancora contrastanti qualche effetto c’è stato), furti nelle abitazioni, perché le stesse sono più frequentate e questo in termini sociali.

Sul fronte del lavoratore, meno ore trascorse a vuoto per gli spostamenti, quindi meno tensione globale, maggior capacità di stabilire il piano orario lavorativo, miglior disponibilità famigliare a condividere responsabilità e assistenza a figli o anziani, ecc.

E per le imprese cosa cambia l’impatto? Considerando si parli di PMI o partite iva di professionisti e piccoli team, pensiamo all’ottimizzazione dei soli costi strutturali: basterebbe la metà dei locali affittati, idem postazioni di lavoro accessoriate (i vari componenti verrebbero a turno per i processi d’interesse), costi fissi di utenze, buoni pasto ed una maggior disponibilità del personale in caso di emergenze… di solito continuative.

Pensare uno possa godersi la lettura di un quotidiano o pianificare le vacanze da casa seduto al divano, non cambia lo possa fare anche dalla scrivania dell’ufficio.

Quello che i dati dicono e fa tendenza è il rapporto produttività/quantità/qualità. Quando opero in un ambiente sereno, in momenti certi di concentrazione ed allineati con i restanti impegni quotidiani, produco di più in minor tempo e il risultato è qualitativamente migliore.

Speriamo lo smart working evolva come parte integrata del management nelle PMI, divenga un punto di forza nell’interesse di tutti. 

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