La solidarietà si limita al concedere lo sbarco?

Le tragedie restano tali come pure ormai, migliaia di morti. Quello che disturba oltre al dispiacere umano è la consapevole spudoratezza di certa parte politica nell’issare bandiere umanitarie sul fenomeno immigrazione, altra merce da banco come i diritti umani da esporre in campagna elettorale o nelle contrapposizioni degli interminabili talk.

Persino Papa Francesco ha rotto gli schemi quando dice:”I trafficanti di uomini siano fermati e i viaggi della speranza non si trasformino più in acque della morte.

Ma anche la CEI attraverso il Cardinale Zuppi interviene:”La politica deve gestire. Quando si dice “accogliere”, significa ad esempio pensare a dei flussi adeguati e che non servano anni per decidere come organizzarli “.

Allora torno da capo. Il senso dell’umanità per certa politica, si esaurisce nel semplice atto di concedere libero sbarco a disperati che pagano anche a prezzo della vita un viaggio per la speranza o libertà?

Aiutatemi a comprendere meglio perché quello che ho visto negli anni, non ora, sono centri di accoglienza che chiamare umani è disonorevole, lo dicono indagini certe.

Accogliere nella lingua italiana significa, ricevere presso di sé, ammettere nel proprio gruppo e quale progettualità concreta è mai stata ideata e gestita per il “dopo” sbarco?

Abbiamo visto nascere centinaia di società, molte onlus trasformate a misura per l’occasione e passate dal quasi fallimento a fatturare centinaia di migliaia di euro sulle spalle di disperati ai quali concedevano un terzo del contributo incassato dallo Stato.

Non vi sono coordinamenti adeguati con il mondo del lavoro che ha ferma necessità di mano d’opera, si lasciano gli immigrati in posti immondi con controlli inesistenti, tanto vale lasciarli nelle baraccopoli indecenti sotto i ponti. Gli altri fuggono, per poi finire nelle mani della criminalità, dello spaccio di quartiere.

Non ho mai visto prima un’azione di demolizione di campi abusivi nelle grandi metropoli, chiudevano un occhio politico per lasciare la responsabile solidarietà ai centri Caritas o a gruppi di volontari.

Allora ridiamo senso e significato al termine accoglienza, se non possiamo permettercela evitiamo di strapparci le vesti, perché più che soccorritori sembrate sepolcri imbiancati, come disse Gesù:”all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume .

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