Tra le notizie di cronaca che più tengono banco sulle prime pagine di giornali e telegiornali, quella dell’inchiesta sulle quattro mila morti di covid in eccesso a Bergamo, che si sarebbero potute evitare con una zona rossa immediata secondo la Procura bergamasca, è quella che più si presta a riflessioni.
La migliore è quella di Michele Brambilla dell’Huffpost Italia, e mi trova concorde. Nel pieno rispetto delle vittime e dei loro famigliari, mi dico altrettanto convinto che oltre a Conte, Speranza, Fontana e immunologi vari, dovrebbero andare processo masse di italiani, da associazioni a corporazioni, politici, giornalisti, medici e italiani in generale.
Tutti coloro e sono tanti, che gioiscono di fronte all’iniziativa penale della giustizia, sono gli stessi che gridavano di attentato alla Costituzione e al complottismo di regime quando le normative stringenti vietavano di uscire di casa, di recarsi al lavoro e obbligavano ad indossare la mascherina.
Me li ricordo, quante parole al vento, quanta enfasi e derisione per un Popolo che accettava sottomesso regole che in altri Paesi erano meno stringenti.
Nel frattempo la gente moriva, si infettava e nello stupore generale si assisteva impotenti a messianiche informazioni di chi trovava improvvisate soluzioni, del resto che colpa ne aveva, nessuno era preparato.
Dalla sanità mondiale, alla politica universale, tutti improvvisavano, negli Stati Uniti c’erano cadaveri per strada avvolti in sacchi di plastica, in Inghilterra Boris Johnson chiedeva che tutti si infettassero per raggiungere l’immunità di gregge, ed ora a bocce ferme con la razionalità del caso, qualcuno paghi.
E tutti gli imprenditori che non volevano fermare il lavoro e Confindustria che pare abbia fatto pressioni per evitare la zona rossa? Quanti dovrebbero davvero pagare.
S’è un colpevole certo in questa faccenda è colui che non ha mai aggiornato il piano nazionale di prevenzione pandemica, fermo da 10 anni nei cassetti in qualche ministero romano.
Tutti gli altri? Son gli stessi delle cinture di sicurezza, dell’evasione attraverso il nero di cassa, dell’abusivismo edilizio, dei condoni, delle corruzioni e raccomandazioni… processate tutti gli italiani, allora dicevano, brava gente.