Nuovo spot Trenitalia.Errata concezione del tempo.

Nonostante siano nelle mani di esperti guru della comunicazione, anche i grandi gruppi industriali del Paese, possono commettere passi falsi.

È il caso di Trenitalia. L’ultimo spot televisivo si intitola “Un Tempo Nuovo” e paradossalmente lanciato sbagliando il tempo, cioè quello odierno.

Cito il testo. “La verità è che non ci siamo mai fermati, proprio quando il tempo sembrava immobile, il pensiero si è mosso in modo diverso. In quell’istante è cambiato tutto, abbiamo scoperto la leggerezza nel momento più duro, abbiamo costruito qualcosa che fosse solido abbastanza da sostenere quella leggerezza. Quello che sembrava impossibile è diventato raggiungibile, le idee hanno trovato già spazio, più certezze, più punti di incontro. Abbiamo trovato il nostro tempo, chi veloce, chi lento…un tempo umano, un tempo nuovo.”

Trenitalia che fornisce informazioni col contagocce, ha fatturato 193 milioni di euro nel 2021 e investirà 190 miliardi da qui al 2031 assumendo 40 mila persone.

Come italiani e come viaggiatori, non possiamo che essere contenti di tanto interesse, soprattutto se ricadesse anche a nostro vantaggio.

L’impressione invece, è che come sempre si guardi in alto, perdendo di vista il dettaglio, le piccole cose che fanno poi la differenza per chi paga e valuta i servizi.

Quando affermano che non si sono mai fermati, quindi durante la pandemia, crediamo sia stato dedicato tempo, ad esempio, a migliorare il sistema che produce ritardi.

Invece no. Non solo ci sono, ma continuano ad essere un fattore incisivo per chi usufruisce del servizio.

In Giappone per un minuto di ritardo, viene aperta un’inchiesta, è la profonda appartenenza alla cultura del rispetto che qui, quando si tratta di clienti paganti viene meno, dal pendolare al libero professionista al semplice turista occasionale.

Quello che sembrava impossibile dicono è diventato raggiungibile…ma cosa? Nell’ultimo viaggio son partito alle 18.09 da Venezia Mestre e son arrivato a Milano Centrale alle 2 di notte, han rubato il rame sulla tratta. La volta precedente un suicidio, 4h e 50 di ritardo. Guasti tecnici, disservizi, l’ultimo deragliamento sulla Roma-Napoli ha il traffico ancora bloccato, parliamo di alta velocità di cui, Trenitalia, rispetto ai nazionali e locali mantiene segrete le statistiche.

Dieci minuti prima di scendere ci hanno detto che avremmo trovato funzionari per i rimborsi di hotel, taxi e autobus per chi aveva perso la coincidenza, funzionari ovviamente invisibili, con me anziani e scolaresche in gita allo stremo della sopportazione.

Rimborsi del solo biglietto? Almeno trenta giorni.

Dicono ancora nelle splendide immagini dello spot: ” Abbiamo trovato il nostro tempo… chi veloce, chi lento, un tempo umano, un tempo nuovo.”

Sì il vostro tempo, che di umano ha sempre meno, non il nostro che è misurato e prezioso oltre che costoso.

In tutta sincerità, obiettivamente, per questo spot era meglio scegliere un’altro tempo, adesso è davvero patetico e inopportuno. 

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